Ho dormito con te tutta la notte
«Le righe del lunotto posteriore riducevano l’immagine della partenza. Eravamo come degli sfollati dopo un bombardamento che se ne vanno lasciandosi dietro macerie e si dirigono verso un luogo dove ricostruire una casa, poter di nuovo coltivare i campi. Nella Ritmo c’erano mio padre che guidava, mia madre imbottita di farmaci seduta accanto a lui – il capo rivolto fuori dal finestrino a guardare i fossi scorrerle intorno – e mio fratello Giacomo e il suo amico immaginario Johnny, gli unici due che parlavano ad alta voce. E poi c’ero io che avevo appena smesso di credere alla madonna e non avevo scelto tra Lucia e Sabrina. […] Sono qui, su questo tetto dimenticato, perché a casa mi mancavano i tuoi polpastrelli, le impronte che distrattamente hai lasciato su ogni cosa che, insieme, negli anni abbiamo accumulato da quel giorno lungo il Tevere. Sono qui perché alla fine, quando te ne sei andata, ho imparato a memoria ogni angolino del nostro soffitto, ne ho scovati un paio nascosti in cucina, avvistati mentre cambiavo una lampadina fulminata, in piedi sulla scala, nello spazio tra i pensili e il soffitto. Da terra non si vedevano. Sono rimasta a guardarli a lungo anche per te che non li avevi mai visti.»
Il passato è un mosaico di affetti irrisolti, guerre, armistizi, traslochi e fughe e la ricerca del tempo perduto può essere, a volte, l’unico modo di ritrovarsi.
“Una storia che vede una famiglia sfaldarsi e in qualche modo misterioso ricomporsi nel ricordo. Una storia in cui i fantasmi dei vecchi amori ritornano e sono nuove persone, nuove avventure, nuova vita. Una storia di abbandoni, e di ritrovamenti. In questo romanzo Cristiana Alicata ha messo su carta con una sincerità e una grazia speciali il cuore dei suoi personaggi. E dietro di loro ci conduce, un po’ incantati, un po’ dolenti, un po’ persi, dalla prima all’ultima pagina, e ancora oltre. Questa storia, più di ogni altra cosa, è un romanzo che prima non c’era, nelle vostre vite e sui vostri scaffali, e adesso c’è, per rimanere.” Ivan Cotroneo
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Descrizione
«Le righe del lunotto posteriore riducevano l’immagine della partenza. Eravamo come degli sfollati dopo un bombardamento che se ne vanno lasciandosi dietro macerie e si dirigono verso un luogo dove ricostruire una casa, poter di nuovo coltivare i campi. Nella Ritmo c’erano mio padre che guidava, mia madre imbottita di farmaci seduta accanto a lui – il capo rivolto fuori dal finestrino a guardare i fossi scorrerle intorno – e mio fratello Giacomo e il suo amico immaginario Johnny, gli unici due che parlavano ad alta voce. E poi c’ero io che avevo appena smesso di credere alla madonna e non avevo scelto tra Lucia e Sabrina. […] Sono qui, su questo tetto dimenticato, perché a casa mi mancavano i tuoi polpastrelli, le impronte che distrattamente hai lasciato su ogni cosa che, insieme, negli anni abbiamo accumulato da quel giorno lungo il Tevere. Sono qui perché alla fine, quando te ne sei andata, ho imparato a memoria ogni angolino del nostro soffitto, ne ho scovati un paio nascosti in cucina, avvistati mentre cambiavo una lampadina fulminata, in piedi sulla scala, nello spazio tra i pensili e il soffitto. Da terra non si vedevano. Sono rimasta a guardarli a lungo anche per te che non li avevi mai visti.»
Il passato è un mosaico di affetti irrisolti, guerre, armistizi, traslochi e fughe e la ricerca del tempo perduto può essere, a volte, l’unico modo di ritrovarsi.
“Una storia che vede una famiglia sfaldarsi e in qualche modo misterioso ricomporsi nel ricordo. Una storia in cui i fantasmi dei vecchi amori ritornano e sono nuove persone, nuove avventure, nuova vita. Una storia di abbandoni, e di ritrovamenti. In questo romanzo Cristiana Alicata ha messo su carta con una sincerità e una grazia speciali il cuore dei suoi personaggi. E dietro di loro ci conduce, un po’ incantati, un po’ dolenti, un po’ persi, dalla prima all’ultima pagina, e ancora oltre. Questa storia, più di ogni altra cosa, è un romanzo che prima non c’era, nelle vostre vite e sui vostri scaffali, e adesso c’è, per rimanere.” Ivan Cotroneo
Informazioni aggiuntive
Autore | |
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ISBN | 978-88-89920-86-2 |
pagine | 212 |
anno | 2014 |
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