Il caratterista basilisco del Cinema Scaturchio
Jonio Castellucci è davvero un personaggio che dice qualcosa di profondo sul nostro tempo. È un caratterista, un attore “minore”, uno che fa cammei. È, insomma, un precario dell’arte. Lavora poco, rifiuta le parti umilianti, è ossessionato dalla banca che gli chiede con insistenza “un piano di rientro”. Jonio Castellucci è un meridionale che si muove tra la Toscana e Roma in cerca di giornate di lavoro. La sua vita trascorre tra un provino e i silenzi rancorosi con la moglie, tra una litigiosa riunione al sindacato degli attori e ricordi della propria infanzia lucana, tra faticose giornate di posa in giro per il mondo e tormenti sentimentali e famigliari. Quelli di Jonio Castellucci sono i pensieri nascosti e segreti di un saltimbanco del nostro tempo, di un artista epicureo che oscilla continuamente tra la massima “Vivi nascosto” e l’impulso a trionfare sulle scene. Perché Jonio è, allo stesso tempo, un Narciso sicuro del proprio talento e un disperato caratterista in cerca di soldi, che gli servono soprattutto per mantenere i suoi tre figli. Il romanzo di Antonio Petrocelli è la voce limpida e consapevole di un uomo del sottosuolo, è la spietata e divertente radiografia delle miserie, delle cattiverie, dei rancori, delle frustrazioni di un attore che, per troppe ingenuità e per troppi ideali, rimane ai margini dello star-system. Non mancano però scene esilaranti, fantastiche, surreali, a riprova del fatto che, probabilmente, la maschera di Jonio Castellucci è anche questo: quasi un cliché della istrionica tristezza del dietro le quinte di un attore “minore”, poco ricordato dalle folle e spesso sottopagato da produttori rapaci. Il caratterista basilisco del Cinema Scaturchio è un inno al cinema e al teatro, ma anche un anatema contro la crisi del lavoro in Italia e contro le troppe meschinità della vita. È un romanzo sul disincanto dei primi venti autunnali. E sul disamore crescente. È, insomma, la storia di Jonio Castellucci, un personaggio indimenticabile dei bassifondi di Cinecittà. [Andrea Di Consoli]
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Descrizione
Jonio Castellucci è davvero un personaggio che dice qualcosa di profondo sul nostro tempo. È un caratterista, un attore “minore”, uno che fa cammei. È, insomma, un precario dell’arte. Lavora poco, rifiuta le parti umilianti, è ossessionato dalla banca che gli chiede con insistenza “un piano di rientro”. Jonio Castellucci è un meridionale che si muove tra la Toscana e Roma in cerca di giornate di lavoro. La sua vita trascorre tra un provino e i silenzi rancorosi con la moglie, tra una litigiosa riunione al sindacato degli attori e ricordi della propria infanzia lucana, tra faticose giornate di posa in giro per il mondo e tormenti sentimentali e famigliari. Quelli di Jonio Castellucci sono i pensieri nascosti e segreti di un saltimbanco del nostro tempo, di un artista epicureo che oscilla continuamente tra la massima “Vivi nascosto” e l’impulso a trionfare sulle scene. Perché Jonio è, allo stesso tempo, un Narciso sicuro del proprio talento e un disperato caratterista in cerca di soldi, che gli servono soprattutto per mantenere i suoi tre figli. Il romanzo di Antonio Petrocelli è la voce limpida e consapevole di un uomo del sottosuolo, è la spietata e divertente radiografia delle miserie, delle cattiverie, dei rancori, delle frustrazioni di un attore che, per troppe ingenuità e per troppi ideali, rimane ai margini dello star-system. Non mancano però scene esilaranti, fantastiche, surreali, a riprova del fatto che, probabilmente, la maschera di Jonio Castellucci è anche questo: quasi un cliché della istrionica tristezza del dietro le quinte di un attore “minore”, poco ricordato dalle folle e spesso sottopagato da produttori rapaci. Il caratterista basilisco del Cinema Scaturchio è un inno al cinema e al teatro, ma anche un anatema contro la crisi del lavoro in Italia e contro le troppe meschinità della vita. È un romanzo sul disincanto dei primi venti autunnali. E sul disamore crescente. È, insomma, la storia di Jonio Castellucci, un personaggio indimenticabile dei bassifondi di Cinecittà. [Andrea Di Consoli]
Informazioni aggiuntive
Autore | |
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ISBN | 978-88-89920-42-8 |
pagine | 320 |
anno | 210 |
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